Artroscopia del ginocchio o chirurgia a cielo chiuso per la cura delle lesioni a menisco e crociati
L’artroscopia è una tecnica chirurgica endoscopica, cioè avviene utilizzando un sistema di fibre ottiche che possono “guardare” e intervenire all’interno dell’articolazione del ginocchio senza aprirla.
Si parla di chirurgia mini-invasiva.
Gli strumenti utilizzati sono di piccole dimensioni, grandi come una matita da disegno, in modo da poter entrare nell’articolazione attraverso una piccolissima incisione, non più lunga di un centimetro.
L’artroscopio è lo strumento principale utilizzato per questo tipo di intervento. E’ un dispositivo che contiene un cavo a fibre ottiche collegato ad una sorgente luminosa, in grado di illuminare l’interno dell’articolazione e filmarne il contenuto con una micro-telecamera.
Le immagini catturate dall’artroscopio sono visualizzate in tempo reale su di un monitor, che è il vero “campo chirurgico”. Per questo viene chiamata chirurgia a cielo chiuso.
Quali interventi si possono eseguire in artroscopia?
Gli interventi chirurgici che è possibile portare a termine in artroscopia sono sempre più numerosi, grazie al progredire della tecnica. I principali sono:
Artroscopia del menisco
E’ la più comune, attraverso due soli minuscoli accessi è possibile eseguire la regolarizzazione di quasi tutte le lesioni del menisco interno o esterno.
Fonte Arthrex: ConMed: Linvatec™ Sequent Meniscal Repair
Fonte Nucleus Medical Media YouTube Channel: SpeedCinch for Meniscal Repair Horizontal Suture Configuration® RT Implant Fixation
Chirurgia ricostruttiva del legamento crociato anteriore in artroscopia
E’ un intervento ormai di routine, in questo caso però ai 2-3 accessi artroscopici va aggiunta un’incisione un poco più estesa nella sede di prelievo dell’innesto tendineo, che viene impiegato per sostituire il legamento crociato lesionato e che può essere ottenuto dal tendine rotuleo o dal semimembranoso e gracile.
Fonte Nucleus Medical Media YouTube Channel: ConMed: Single Bundle ACL Reconstruction
Qual è il decorso post-operatorio?
Il decorso è diverso a seconda del tipo di intervento:
Post-operatorio dell’artroscopia meniscale
Dopo un intervento di regolarizzazione meniscale, se non è stata praticata una sutura, è possibile camminare in carico completo già da subito. Se invece l’intervento ha richiesto un’indagine molto approfondita è consigliabile proteggere l’articolazione dal carico con 2 stampelle, da usare per 4-5 giorni.
Questo intervento può essere fatto il day-surgery (ricovero al mattino e dimissioni alla sera) o in one-night-surgery (ricovero al mattino e dimissione la mattina successiva), dipende dalla rapidità del recupero post-operatorio.
Dopo poche settimane è possibile ritornare all’attività sportiva, previa un’adeguata preparazione.
Post-operatorio dell’artroscopia nel legamento crociato anteriore
La ricostruzione del legamento crociato anteriore ha tempi di degenza e recupero necessariamente più lunghi, rispetto al trattamento del menisco. La dimissione avviene solitamente 1-2 giorni dopo l’intervento, quando il paziente ha imparato a camminare con due stampelle senza difficoltà, riesce a flettere (piegare) il ginocchio a 90° e ad estenderlo completamente.
RIABILITAZIONE POSTOPERATORIA - Come si evolve
1° giorno post-operatorio
- Deambulazione con stampelle senza appoggio del piede
- Ghiaccio x 30 min x 4 volte
- Fisiocinesiterapia con KINETEC
1a settimana
- Tutore articolato 30-60° fino al secondo giorno, 0-90° dal 3° giorno in poi
- Movimenti attivi con il tutore, da ripetere 3 volte al giorno:
- 20 flesso-estensioni della caviglia (4 serie)
- 20 contrazioni del quadricipite senza muovere il ginocchio(contrazioni dette isometriche) x 10 secondi con pausa di 15 sec tra una contrazione e l’altra (4 serie)
- 10 movimenti di abduzione e adduzione (apertura e chiusura dell’anca con allontanamento dell’arto dalla linea mediana del corpo) con anca flessa di 35-40° (3 serie)
- Ghiaccio x 20 min alla fine di ogni sessione
- Esercizi senza tutore:
- KINETEC x 3-4 ore non continuative (con flessione da 0 a 60°)
- 20 lente e controllate flesso-estensioni del ginocchio con il calcagno poggiato sempre sul letto (4 serie)
2a settimana
- Sblocco del tutore da 0 a 120°
- Continuare gli esercizi della prima settimana
- Progressiva ripresa del carico con ausilio delle stampelle
3a settimana
- Inizio lavoro con fisioterapista: elettrostimolazione(Compex 2), massoterapia e mobilizzazioni della rotula.
- Ghiaccio x 30min alla fine di ogni seduta di fisiochinesiterapia
- 20min Cyclette con bassa resistenza e bassa frequenza
- Esercizi con tutore:
- Sollevare l’arto con un peso da 2kg posizionato sulla coscia x15sec. Pausa di 15 sec tra una ripetizione e l’altra (30 ripetizioni x 4serie)
- Estensione della gamba in posizione supina contro resistenza opposta del terapista (15 ripetizioni x 4 serie)
- Esercizi senza il tutore:
- 15 contrazioni del quadricipite isometriche x 15 secondi con pausa di 10 sec tra una contrazione e l’altra (4 serie)
- Per 10 minuti: di fianco al lettino o in posizione supina con anca flessa, flettere il ginocchio per un aumento dell’elasticità
- 20 movimenti di abduzione e adduzione con anca flessa di 35-40° e ginocchio esteso (4 serie)
- Per 20 volte, seduti sul bordo del lettino con 5kg sulla coscia, flettere l’anca (4 serie)
4a settimana
- Deambulazione lenta e a ginocchia alte per migliorare l’equilibrio
- elettrostimolazione (Compex 2), massoterapia
- 20min Cyclette aumentando resistenza e frequenza
- Esercizi con tutore:
- Sollevare l’arto con un peso da 5-8kg posizionato sulla coscia x15sec. Pausa di 15 sec tra una ripetizione e l’altra (30 ripetizioni x 4serie)
- Estensione della gamba in posizione supina contro resistenza opposta del terapista (15 ripetizioni x 4 serie)
- 15 Mini squats con il dorso appoggiato al muro (4serie)
- Esercizi senza il tutore idem come la 3° settimana
- 15 squats con gomiti sulle ginocchia e successivamente con le braccia distese in avanti (4serie)
- Con l’elastico:
- 15 movimenti di flesso-estensione del ginocchio con un capo dell’elastico alla caviglia e l’altro capo bloccato (4 serie)
- 15 movimenti in posizione verticale e laterale di abduzione dell’arto con un capo dell’elastico fisso alla coscia e l’altro capo bloccato (appoggiarsi ad una sedia). Voltandosi eseguire i movimenti opposti di adduzione (4serie)
- 15 movimenti di flessione dell’anca e del ginocchio, in posizione verticale e frontale, con un capo dell’elastico fisso alla coscia e l’altro capo bloccato (appoggiarsi ad due sedie). Voltandosi eseguire i movimenti opposti di estensione (4serie)
- 15 squats da seduto (4serie)
- In piscina: simulare corsa in acqua con l’aiuto di salvagente
5a settimana
- Cyclette e nuoto in piscina (escluso lo stile a rana)
- 20 squats – con il dorso appoggiato al muro (4serie)
- con gomiti sulle ginocchia e successivamente con le braccia distese in avanti (4serie)
- da seduto (4serie) e
- bipodalici con elastici
- 20 movimenti in posizione verticale e laterale di abduzione dell’arto con un capo dell’elastico fisso alla coscia e l’altro capo bloccato (appoggiarsi ad una sedia). Voltandosi eseguire i movimenti opposti di adduzione (5serie)
- 20 movimenti di flessione dell’anca e del ginocchio, in posizione verticale e frontale, con un capo dell’elastico fisso alla coscia e l’altro capo bloccato (appoggiarsi ad due sedie). Voltandosi eseguire i movimenti opposti di estensione (5serie)
- 15 movimenti in posizione verticale e laterale di abduzione dell’arto con un capo dell’elastico fisso alla coscia e l’altro capo bloccato (appoggiarsi ad una sedia). Voltandosi eseguire i movimenti opposti di adduzione (4serie)
dalla 6a alla 8a settimana
- Togliere il tutore, sostituendolo con GINOCCHIELLLO CON MOLLE A SPIRALE
- Continuare tutti gli esercizi della 5° settimana aggiungendo:
- Movimenti di flesso estensione del ginocchio in posizione prona, con 2kg sulla caviglia;
- Rinforzo muscolare a catena cinetica chiusa ed esercizi a catena cinetica aperta (xquadricipie e flessori del ginocchio);
- Perfezionamento stabilità propriocettiva (con tavoletta ed esercizi statici a carico naturale)
dalla 9a alla 13a settimana
- Corsa leggera su superficie antistress piana (5 min, aumento progressivo). Dalla 11° settimana, anche corsa a ginocchia alte e calciata dietro, galoppo laterale)
- Bici su strada
- Tapis-roulant in salita
4° mese
- Ritorno allo sport senza contatto fisico o con movimenti di stress eccessivi
- Inizio training isocinetico
5° mese
- Ripresa completa dello sport
Entro 2 mesi dall’intervento la gran parte dei pazienti torna ad una vita attiva normale, ma solo dopo 5 mesi è concesso il ritorno agli sport di contatto, previa un’adeguata preparazione.
Quali complicazioni possono verificarsi?
La chirurgia artroscopica, essendo estremamente mini-invasiva non ha lo stesso grado di rischio della chirurgia aperta. Esistono però delle complicazioni, molto rare, le più frequenti sono:
- flebite o trombosi venosa
- infezioni
- gonfiore
- emorragia
- lesioni ai vasi sanguigni o ai nervi
Il rischio di sviluppare una flebite o una trombosi venosa è modesto, ma esiste, come per tutti gli interventi che riguardano la chirurgia dell’arto inferiore. Per questo motivo gli adulti sono sottoposti ad una profilassi farmacologia antitromboembolica di routine.