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Chirurgia percutanea mininvasiva del piede per la cura dell’alluce valgo e delle deformità delle dita esterne (dita a martello)

Nei pazienti che presentano una condizione di alluce valgo e dito a martello, due deformazioni del piede molto comuni, è possibile intervenire chirurgicamente per correggere la deformità.

Come avviene l’intervento

La tecnica utilizzata è mininvasiva e consiste nella correzione chirurgica della deformazione con strumenti simili a quelli usati dai dentisti:

Trattamento dell’alluce valgo

Il chirurgo pratica dei fori sotto la protuberanza ossea tipica della malattia. Non è necessario incidere.

La protuberanza viene asportata e l’ortopedico esegue alcune osteotomie correttive.

Successivamente il piede viene bendato in modo che assuma una posizione corretta.

L’operazione viene eseguita in Day Hospital, anche quando interessa entrambi i piedi (bilaterale).

Lo stesso giorno dell’intervento e per tutta la prima settimana, il paziente può calzare scarpe post-operatorie ed un bendaggio immobilizzante. Può già appoggiare i piedi in terra per piccoli spostamenti in casa e non ha bisogno di stampelle.

All’inizio della seconda settimana esce di casa per recarsi al primo controllo medico. Cammina con cautela, utilizzando calzatura a fondo rigido e piatto, ma senza bisogno di stampelle o aiuti. Nel corso della visita viene cambiata la medicazione e ridotto il bendaggio.

Durante la seconda settimana il paziente rimane in casa, libero di spostarsi da un ambiente all’altro, ma non deve rimanere fermo in piedi. Quando è a risposo deve tenere i piedi sempre sollevati ed appoggiati su un cuscino.

Dopo 15 giorni torna dall’ortopedico per rimuovere i punti di sutura e per rinnovare il bendaggio che dovrà essere mantenuto per ulteriori 15 gg. successivamente il bendaggio viene rimosso e può essere iniziata la terapia fisica riabilitativa sia a secco che in acqua.

A questo punto il piede è libero, può essere bagnato e possono essere indossate calzature comode (scarpe da ginnastica). Il paziente cammina con più disinvoltura, ma sempre con cautela, evitando di fare leva sull’alluce.

Dopo tre mesi il paziente può riprendere l’attività sportiva, compresa la corsa.

Trattamento del dito a martello

L’operazione consiste nell’eseguire osteotomie correttive della falange “piegata” se l’articolazione interfalangea prossimale fosse mobile e conservata, altrimenti se risultasse rigida risulterà necessario eseguirne una artrosi o ‘fusione’ in correzione. nei casi più gravi il dito a martello si associa anche ad una lussazione (perdita della congruità articolare) dell’articolazione metatarso falangea che deve essere ridotta. Il dito cosi corretto verrà stabilizzato nella corretta posizione con un filo metallico. A volte è necessario sezionare anche il tendine estensore che a causa della patologia è comunque retratto.

L’operazione è eseguita in Day Hospital, in anestesia locale o spinale e dura solo 15 minuti.

Subito dopo l’intervento il paziente può già camminare calzando scarpe ortopediche da usare per i 30 giorni successivi. Dopo 30 giorni dall’intervento l’ortopedico rimuove il filo metallico e i punti di sutura.

A 30 giorni dall’intervento può tornare a camminare normalmente.

Trattamento del V dito varo

Si tratta di una patologia in cui il V dito si devia in varo, ovvero verso l’alluce, creando cosi un quadro simile a quello che accade con l’alluce valgo. Infatti la testa del V metatarso sporgerà lateralmente sempre di più portando alla comparsa di una tumefazione dolente per lo sfregamento contro il bordo delle calzature.

Nei casi sintomatici si esegue l’intervento percutaneo analogo a quello che si esegue nell’alluce valgo con lo stesso protocollo post operatorio.

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    Paolo Trentani - miodottore.it

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