Dolore al piede: quali sono le principali cause e come si cura?
Il dolore al piede è un disturbo molto frequente che può avere diverse cause. Può insorgere in seguito ad un trauma, a causa di una malformazione, di una patologia o di una postura scorretta.
Se insorge perché il paziente indossa scarpe scomode o in seguito a sforzi (per esempio lunghe camminate), è facilmente curabile con rimedi casalinghi: riposo, applicazione di ghiaccio, scarpe comode e l’assunzione di anti infiammatori se necessario.
Altrimenti è bene che il paziente richieda una visita da uno specialista. L’ortopedico potrà individuare le possibili cause del disturbo e i trattamenti necessari per limitare o impedire una degenerazione, come l’uso di plantari correttivi o interventi di chirurgia mininvasiva nei casi più gravi.
Brevi cenni anatomici
Il piede è un apparato ricco di vasi sanguigni e nervi, per questo è più esposto al dolore rispetto ad altre zone del corpo meno innervate. E’ formato da 26 ossa, moltissime articolazioni interne e numerosi legamenti. E’ composto da tre regioni:
Regione del tarso
E’ l’area posteriore del piede che si collega con l’ultima parte della tibia (una delle ossa della gamba).
Ne fanno parte: astragalo, calcagno, cuboide, cuneiforme mediale, intermedio e laterale.
Regione del metatarso
E’ l’area centrale ed è formata da 5 metatarsi, le ossa che si collegano con il cuboide e le 3 ossa cuneiformi.
Regione delle falangi
Le falangi sono le 14 ossa che compongono lo scheletro delle dita. Ciascun dito del piede ha 3 falangi (prossimale, intermedia e distale).
Solo l’alluce ha solo 2 falangi (prossimale e distale).
Il piede sopporta tutto il peso del corpo e lo stress causato dalla deambulazione. Si tratta quindi una struttura particolarmente esposta all’usura e all’insorgere di patologie.
Il piede è formato da 26 ossa, moltissime articolazioni interne e numerosi legamenti. Sopporta tutto il peso del corpo e lo stress causato dalla deambulazione.
Quali sono le cause del dolore al piede e chi ne è colpito maggiormente?
Abbiamo visto che il dolore al piede può avere diverse cause:
- malformazioni congenite, come il piede piatto nel bambino e nell’adulto o l’alluce valgo
- infiammazioni degenerative della cartilagine, come l’artrosi del piede
- usura e postura scorretta
- scarpe che mantengono il piede in una posizione sbagliata
Il sintomo doloroso è comune a tutte le età, non è possibile stilare una casistica generale, anche se pare che alcune deformazioni siano più frequenti in determinati pazienti. Per esempio, il piede piatto nell’adulto nelle forme acquisite (il paziente è nato con un piede normale ed in seguito ad una degenerazione patologica ha sviluppato questa deformazione) è più frequente fra le donne di 50/60 anni.
Quali esami sono necessari per diagnosticare la causa del dolore e quali trattamenti ortopedici sono più indicati?
Nel caso di deformazioni, la causa del dolore è visibile già a occhio nudo durante la visita ortopedica.
A seconda del caso, lo specialista potrà richiedere un’indagine radiografica ed una TAC.
In questi casi la terapia iniziale è sempre conservativa: uso di plantari ortopedici e di scarpe adatte.
Se il dolore è molto forte ed il paziente non riesce più a camminare normalmente, la soluzione più efficace è l’intervento chirurgico. Si tratta di tecniche mininvasive molto semplici:
- nel caso del piede piatto si può ricorrere all’endortesi
- nel caso dell’alluce valgo e del dito a martello, alla chirurgia percutanea mininvasiva del piede
Nel caso di forme degenerative gravi (artrosi), invece, si può ricorrere ad un intervento molto impegnativo e che richiede una lunga convalescenza, l’artrodesi del piede.