Tendinopatia calcifica alla spalla
La tendinopatia calcifica o tendinite calcifica, meglio nota come periatrite della spalla, è una patologia piuttosto comune che colpisce l’articolazione della spalla. Si manifesta all’improvviso con un dolore molto intenso senza che il paziente possa identificare una causa scatenante. Dipende da un accumulo eccessivo dei depositi di calcio nei tendini della cuffia dei rotatori della spalla, i quattro muscoli che rivestono l’articolazione in corrispondenza della testa dell’omero. Di questi il più colpito di solito è il sovraspinoso. Nonostante provochi molto dolore non è una patologia preoccupante e in generale guarisce spontaneamente.
Quali sono i principali sintomi?
Il sintomo principale è il dolore alla spalla, destra o sinistra, ma a volte anche bilaterale (interessa entrambe le spalle). Questo si presenta improvvisamente in modo molto intenso e dipende dall’irritazione causata dal calcio, che genera un’infiammazione in grado di coinvolgere l’intera articolazione. Il paziente lamenta spesso di avere la spalla bloccata e di non riuscire a compiere gesti semplici.
La tendinite calcifica segue tre fasi:
Fase pre-calcifica
Il tendine riceve poco sangue ed il tessuto che lo compone tende a ritirarsi.
Fase calcifica
La cicatrice che si forma nella fase precedente viene coperta di sali di calcio che vi si depositano e poi vengono riassorbiti dal tessuto. Solitamente questa è la fase più dolorosa.
Fase post-calcifica
Il tendine si autoripara.
Quali sono le cause e chi ne è colpito maggiormente?
Questa patologia colpisce soprattutto le donne fra i 30 e i 60 anni, ma la causa è sconosciuta (idiopatica).
Quali esami sono necessari per diagnosticarla?
Per diagnosticare la tendinopatia calcifica il paziente deve sottoporsi ad una radiografia completa della spalla, eventualmente affiancata da una risonanza magnetica.
Quali trattamenti ortopedici sono più indicati?
Inizialmente il paziente dovrà assumente farmaci antinfiammatori e tenere la spalla a riposo. Se il dolore non si riduce in qualche giorno, l’ortopedico potrà valutare il trattamento più indicato.
Di solito la soluzione più efficace è un lavaggio calcifico ecoguidato che consiste nel posizionare degli aghi nella calcificazione e lavare i sali di calcio con acqua fisiologica calda. Nella maggior parte dei casi è sufficiente una sola seduta per guarire e la terapia può essere eseguita in anestesia locale ambulatoriale.